Queste poche righe non vogliono essere una “bibbia”, e magari conterranno una serie di informazioni di cui siete già al corrente. Sono comunque un insieme di semplici consigli, importanti per affrontare al meglio il lavoro in studio di registrazione...
• Andare in studio non è come suonare in sala prove, e bisogna affrontare una sessione di registrazione in modo più analitico e ben cosciente delle necessità. Il tempo costa, ed è bene non sprecarlo in lavori che si sarebbero potuti svolgere prima, con maggior calma e tranquillità. Chiedete consiglio al vostro fonico su come preparavi ed organizzare al meglio il tempo, e arrivate in studio preparati!
• Se il suono non è ottimo alla sorgente, la registrazione, l’editing e il mixing non potranno migliorarlo. L’equazione bruttezza in entrata=bruttezza in uscita è una verità assoluta e incontestabile del mondo della registrazione. Avere strumenti di buona qualità e curati a dovere è l’unico punto di partenza per ottenere buoni risultati in studio.
• Il suono va curato nei minimi dettagli. Se si vuole registrare con propria strumentazione o effettistica, ogni elemento (amplificatore, chitarra, pedali e processori di segnale) deve essere collegato e tarato a regola d’arte. E’ meglio limitare l’utilizzo di effetti solo alle parti in cui sono strettamente necessari al sound della performance. E’ anche bene ricordare che è sempre possibile registrare una traccia con segnale pulito e procedere in seguito all’elaborazione digitale per emulare amplificatori ed effetti, e per farlo è necessario che le parti siano state studiate anche con un suono asciutto e che permetta di sentire eventuali imprecisioni.
• I brani devono essere studiati a dovere, meglio a memoria, e bisogna conoscere ogni singola parte dell’arrangiamento che si dovrà registrare. Ciò sarà particolarmente utile nel caso di overdub di singole parti. Particolare attenzione deve essere dedicata al ritmo, alla qualità espressiva, alla pulizia del suono.
• Se si prevede si registrare un brano con l’ausilio del metronomo, è bene esercitarsi a seguirne la guida, suonando mantenendo il tempo. Ciò è fondamentale in incisione di brani rock, pop etc. che necessitano di una precisione assoluta delle battute. Maggior libertà è lasciata da generi come il Jazz, dov’è più importante l’impatto generale della band, ma comunque è buona regola saper suonare insieme a tempo.
Passando ai singoli strumenti...
• Batteria: è importante ricordare che lo strumento deve essere di ottima qualità ed accordato nel migliore dei modi, altrimenti la registrazione risulterà poco incisiva e confusa. Lo studio mette a disposizione uno strumento di qualità, ma l’accordatura dovrà comunque essere scelta ed aggiustata di volta in volta in base alle esigenze.
Le parti vanno studiate curando il tocco, la precisione, la dinamica dei colpi e l’intenzione ritmica. Ogni passaggio va provato fino a quando non si è certi di non “incespicare” su qualche difficoltà. E’ importantissimo che il batterista sappia suonare sotto una base, sotto il metronomo o sotto una chitarra guida, e che studi le parti nella stessa situazione che si sceglierà di adottare per la registrazione.
• Basso: lo strumento dovrà essere in perfette condizioni, le corde usate da un paio di giorni e le ottave perfettamente tarate. E’ fondamentale studiare le parti insieme al batterista, senza altri strumenti, curando le singole note, le dinamiche ed in particolare l’intenzione ritmica, rendendola omogenea per entrambi gli strumenti.
• Chitarra: corde nuove e strumento in perfetto stato. Va rivolta particolare attenzione all’esecuzione di arpeggi puliti, ai bending ed alle parti ritmiche, considerando che spesso vanno doppiate e quindi sono da eseguire con la massima cura. E’ consigliabile provare a registrarsi da soli e con qualsiasi supporto, per valutare il livello della propria performance e correggere eventuali imprecisioni.
• Voce: non si può regolare e accordare, per cui meglio tenere uno stile di vita sano in prossimità della registrazione. Dormire a sufficienza, evitare di fumare e di urlare. Fondamentale è imparare i testi a memoria e curare intonazione, interpretazione e non in ultimo la dizione, a prescindere dalla lingua in cui si intenda cantare.
Dopo la registrazione…
• Durante le fasi di missaggio è importante avere le idee chiare sul risultato che si vuole ottenere. Non chiedete miracoli al fonico, perché il risultato finale dipende in gran parte dai suoni e dall’arrangiamento che, se non adeguato, peggiora drasticamente il suono generale. E’ consigliabile partecipino alla fase di missaggio uno o al massimo due membri del gruppo, questo per evitare continue discussioni. Ogni persona ha infatti una propria idea diversa su come dovrebe suonare un brano, e dunque nessuno sarebbe mai pienamente soddisfatto…
• La realizzazione di un disco non finisce con il mixing, e necessita di un buon mastering per arrivare a far suonare i brani in modo omogeneo e con un sound di livello commerciale. Per la delicatezza di questa fase, il mastering dovrebbe essere realizzato da un apposito studio dedicato, con tecnici appositamente formati. Se però questo non è a portata delle vostre tasche, possiamo ottimizzare noi i brani affinché suonino al giusto volume e con il giusto bilanciamento timbrico. Il nostro lavoro non sostituisce il lavoro di masterizazzione effettuabile presso uno studio dedicato, ma rende il prodotto comunque “commerciabile” ad un ottimo livello di qualità.
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